Come prima cosa è importante distinguere tra i due diversi scenari in cui può avvenire l’#ovodonazione:
Full-egg: cioè ovodonazione “piena”, in cui volontariamente la donatrice si sottopone ad un ciclo ormonale di stimolazione ovarica, donando tutti gli #ovociti che il Medico Ginecologo recupera con il prelievo ovocitario.
Egg-Sharing: o condivisione di Ovociti, in cui una donna che si sottoporrà alla tecnica di
Procreazione Medicalmente Assistita, cede volontariamente un numero di Ovociti da lei deciso, ad una ricevente.
L' Egg-Sharing quindi è una forma di donazione gratuita. Una donna giovane in trattamento per infertilità può scegliere di donare alcuni degli ovociti prodotti in eccesso a un’altra paziente che non ne possiede.
In Italia uno dei grandi problemi legati all' ovodonazione è la difficoltà di reperire gli ovociti, in
quanto manca una vera e propria cultura della donazione, ciò è dovuto in primo luogo al fatto che non è prevista alcuna remunerazione per le donazioni di gameti, e secondariamente all’assenza quasi totale di informazione in materia.
Per superare l'ostacolo gli ospedali e i centri italiani specializzati nella fecondazione eterologa possono reperire gli ovuli tramite due opzioni:
Condivisione di ovociti (egg sharing);
Acquisizione degli ovuli da banche estere.
Nel primo caso, una paziente che si sottopone alla fecondazione omologa (in cui gli ovuli sono suoi e gli spermatozoi del partner) dona gli ovuli in eccesso a un'altra donna. I pochi ovociti italiani derivano appunto dall’egg sharing.
Nel secondo caso, invece, i centri di PMA stipulano degli accordi con delle banche estere per
reperire gli ovociti crioconservati (nota bene: è possibile acquisire i gameti da fornitori, ma non
acquistarli, poiché il loro mercato è vietato dalla legge).
L’offerta è dunque ridotta, mentre la domanda è in crescita, complice l’aumento dell’età media delle che iniziano un percorso di Pma. Il risultato di questa situazione? L’Italia è costretta a
importare la quasi totalità (circa il 97%) dei gameti femminili necessari alla fecondazione assistita.
L’ovodonazione in Italia, quindi, avviene quasi sempre con ovociti congelati, ma le percentuali di riuscita di un trattamento di ricezione ovocitaria in fresco, sono molto più alte rispetto all’utilizzo di ovociti congelati provenienti da banche estere.
Quindi perchè non andare direttamente all'estero?
A volte l'idea di dover andare all’estero per effettuare un trattamento di Fecondazione Assistita fa paura. La lingua straniera, la lontananza da casa, una città sconosciuta, tutto contribuisce a pensare che la soluzione migliore sia quella di effettuare un trattamento di ovodonazione in Italia.
Ognuno di noi è libero si scegliere dove realizzare il suo trattamento, l’importante è avere sempre delle garanzie e non prendere la decisione solo per una questione di comodità, rischiando di imbattersi in ripetute delusioni.
Noi di Sterea possiamo aiutarvi in tutto il vostro percorso, saremo sempre al vostro fianco: la
lingua, la città sconosciuta...non saranno più un ostacolo.
Siamo più che felici di rispondere alle vostre domande, contattateci allo 351 5803199 o
https://www.stereamedicaltravel.it/
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